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La prossima Terlizzi riporterà il municipio in centro

Dobbiamo, perché lo merita Terlizzi, riscrivere un nuovo patto per la Città che metta al centro servizi pubblici erogati da personale motivato, competente ed efficiente. Ristabilire la fiducia dei cittadini nell’efficacia dell’azione amministrativa è un obbiettivo primario così come dotare la struttura di skill professionali e funzioni capaci di rispondere velocemente, con trasparenza e adeguatamente ai legittimi interessi di cittadini, famiglie, imprese ed organizzazioni.

Fare questo vuol dire dare a risorse umane qualificate la possibilità di mettersi in gioco con i servizi pubblici che sono l’acceleratore delle buone pratiche, dell’intrapresa e dei processi virtuosi. Della macchina amministrativa è responsabile la Giunta

Ogni assessore dovrà dedicare tempo adeguato a ricevere i cittadini nelle sedi istituzionali. Meno proclami e più atti amministrativi, sono la leva da azionare. Vogliamo riportare i servizi al centro della comunità, funzionalmente ma anche simbolicamente, riabilitando gli uffici comunali nel Municipio finora bistrattato.

La prossima Terlizzi sarà ecologica, sostenibile e plastic free

Il Consiglio Comunale uscente ha adottato all’unanimità una delibera che giace impolverata nei cassetti di qualche ufficio scoperto di idee e personale. La Corrente si era fatta promotrice di questa iniziativa, purtroppo dimenticata. Terlizzi dovrà bandire la plastica monouso: sarà nostro obiettivo rendere il paese più ecologico, sostenibile e verde. È iniziando dal minimo che si può gradualmente pretendere il massimo.

Una Città Prossima proiettata al futuro – un futuro che dice addio alla plastica – oltre che auspicabile, è facilmente realizzabile. La buona politica non volge lo sguardo all’oggi, ma lo lancia sul domani: è nostra prerogativa che le generazioni presenti e quelle future possano vivere in un ecosistema sano, sostenibile, avanguardistico dal punto di vista ambientale. Si tratta di un piccolo step capace di scavare un solco profondo nella comunità in termini di educazione civica e sensibilità ambientale.

Utilizzare meno plastica implica automaticamente il ricorso a risorse meno devastanti per l’impatto ambientale, per la salvaguardia in primis della comunità, e in maniera più determinante per l’intero pianeta.

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La prossima Terlizzi avrà una casa per le associazioni

Diverse associazioni cittadine sono state il traino culturale, sociale e di aggregazione principale degli ultimi 10 anni: anni in cui la cultura ha latitato totalmente. Spesso, molte associazioni si sono fatte carico anche di supplire all’inadeguatezza dell’Amministrazione in materia di sostegno sociale verso la cittadinanza.

Seppur motrici di cultura e di socialità, le associazioni hanno svolto quasi un ruolo subalterno, dimenticate o del tutto ignorate – anche contrastate qualora non facessero riferimento a ideologie e sensibilità affini a quelle di chi amministrava. Benvenga l’utile e valido contributo delle associazioni para-militari, che hanno spesso svolto ruoli di ordine pubblico: ma l’ordine pubblico, in una città culturalmente e socialmente avanzata, è diritto e dovere di tutta la comunità.

Nella Terlizzi prossima, le associazioni del territorio, che ricoprono un ruolo fondamentale nella promozione della cultura, nell’integrazione di più fasce d’età, nel supplire alle mancanze in termini sociali, dovranno avere una casa appropriata alle loro funzioni e ai loro scopi, senza essere dimenticate.

La prossima Terlizzi darà ad ogni abitante gli stessi diritti e le stesse opportunità

Nessuno può e deve rimanere indietro. Nella Terlizzi prossima, ogni cittadino, anche il più fragile, avrà uguali accessi, stessi diritti, stesse opportunità del resto della comunità. È impensabile, oggigiorno, immaginare una comunità che corra a due velocità: eppure a Terlizzi tutto questo è tristemente realtà.

Con l’Assessorato alla Fragilità si dovrà dare un sostegno materiale, psicologico, sociale e integrativo – in senso pieno di prossimità effettiva – a quante e quanti si ritrovano in disparte rispetto alle dinamiche pubbliche e di nuda vita cittadina.

Non ci saranno ultimi, ma solo una comunità integralmente solidale, accogliente, disponibile verso ogni differenza individuale, sociale, economica e culturale che sia. Ogni fragilità non sarà motivo di indietreggiamento, ma punto di forza da cui poter compiere un balzo in avanti e crescere collettivamente.

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